Testudo hermanni
Classificazione Regno: Animale Phylum: Cordata Subphylum: Vertebrata Classe: Reptilia Ordine: Testudines Sottordine: Cryptodira Famiglia: Testudinidae Sottofamiglia: Agaminae Genere: Testudo Specie: T. hermanni Distribuzione Testudo hermanni si distribuisce in tutta Europa. In particolare la sottospecie T. hermanni boettgeri possiamo trovarla in Europa orientale e T. hermanni hermanni in Europa occidentale. L'habitat in cui è diffusa è costituito dalla macchia mediterranea, foreste di querce e di lecci. Può trovarsi sia in zone collinari e di bassa montagna ma soprattutto in zone costiere. Caratteristiche Le caratterisiche più peculiari di Testudo hermanni sono l'astuccio corneo al termine della coda, lo scuto sovracaudale che si presenta quasi sempre diviso e il piccolo e stretto scuto nucale. La differenza tra T. hermanni boettgeri e T. hermanni hermanni è che quest'ultima presenta il piastrone con due bande grosse nerastre, molto più sfumate nell'altra sottospecie. Inoltre THH ha la sutura pettorale del piastrone più corta della femorale, mentre è il contrario in THB. I maschi di THH raggiungono i 15 cm, le femmine arrivano invece fino ai 20 cm. Una THB invece raggiunge i 25-28 cm se femmina e i 20 cm se maschio. Alimentazione Sono animali erbivori che si nutrono essenzialmente di erbe di campo. La cosa migliore è metter loro a disposizione diversi tipi di erbe in modo tale da variare il più possibile la dieta. In tutti e due i casi le insalate che hanno un miglior rapporto calcio/fosforo sono tarassaco, trifoglio, lattuga romana, indivia, radicchio, cicoria, scarola. Occasionalmente si può somministrare frutta come pere, mele, meloni, fichi d'india, fragole. Da non dare invece kiwi, agrumi, banane e altri alimenti come latte, formaggio, pane. Consiglio di somministrare osso di seppia come integratore di calcio, questo permette anche alle tartarughe di limarsi il becco. Importante è anche lasciare a disposizione dell'acqua pulita da bere. Allevamento Testudo hermanni essendo una specie autoctona necessita di essere allevata all'aperto. E' opportuno costruire un recinto che scende sottoterra di almeno 20 cm, alto un metro ed esposto alla luce solare. La recinzione non deve permetter loro di vedere oltre e non deve esser dotata di appigli per arrampicarsi. All'interno è necessario seminare le suddette erbe di campo ed insalate e costruire uno o più rifugi per permettere alle tartarughe di ripararsi dal freddo e trovare ombra nelle giornate troppo calde. È consigliato piantare anche arbusti quali salvia e rosmarino che possano sempre funger da ripari per le tarta. Queste specie nei periodi invernali (da novembre ad aprile) vanno in letargo. Solo esemplari in ottimo stato di salute e che abbiano compiuto almeno 2-3 anni potranno andare in letargo. Esso può essere affrontato all'aperto o si può controllare il letargo della tartaruga ponendola in un contenitore pieno di terra in cui possa anche interrarsi e, fondamentale, che sia ad una temperatura tra i 5°C e i 10°C. Se la temperatura scende sotto i 4°C le tartarughe moriranno mentre se sale oltre i 10°C e rimane sotto i 20° il loro metabolismo comincerà ad aumentare e, non alimentandosi, potrebbero dimagrire inesorabilmente fino alla morte. È importante pesare le tartarughe prima, durante (in caso di letargo controllato) e dopo il letargo, in modo tale che esse non perdano più dell'1% del loro peso ogni mese. Quando verso fine marzo-inizio aprile si sveglieranno può essere importante far fare loro un bagnetto di acqua tiepida così da poterle reidratare; assicuratevi anche che riprendano a mangiare. Disformismo sessuale e riproduzione Generalmente i maschi sono di minor dimensioni e hanno il piastrone più concavo rispetto alle femmine; i maschi hanno la coda più lunga e grossa delle femmine che presentano l'apertura cloacale più vicino alla base della coda rispetto al maschio. Un'altra importante caratteristica distintiva evidente già verso i 2-3 anni di età è l'angolo degli scuti anali: acuto nelle femmine, molto più ottuso nei maschi. La maturità sessuale viene raggiunta quando le tartarughe raggiungono una lunghezza di circa 8-9 cm i maschi e 12-13 le femmine. L'accoppiamento avviene a partire dal periodo primaverile, dopo il letargo. Il maschio corteggia la femmina inseguendola ed emettendo un “grido” caratteristico durante la copula. Può essere molto insistente e creare delle gravi lesioni alle femmine; per questo motivo si consiglia di allevare sempre molte più femmine rispetto ai maschi e spesso è meglio allontanare la femmina dal maschio dopo l'accoppiamento per permetterle la deposizione. Generalmente la femmina compie due deposizioni, una a maggio ed una a giugno con un massimo di 4 uova per THH e 8 uova per THB. É opportuno fornire alla femmina una zona con terra smossa dove deporre. Consiglio di incubare le uova (metterle nella stessa posizione in cui sono state deposte) in vaschette ermetiche con all'interno un rapporto vermiculite acqua 1:1. Le vaschette vengono poste all'interno di un incubatrice ad una temperatura compresa tra i 30° e i 33°C. Le uova si schiuderanno dopo circa 50-80 giorni. Stabulazione dei piccoli I neonati non potranno esser messi subito all'aperto in quanto devono prima riassorbire il sacco vitellino. Successivamente si potrà allestire un piccolo recinto all'aperto appositamente per loro avendo cura di recintarlo completamente per evitare l'ingresso di predatori. È inoltre consigliabile far fare il letargo solo ad esemplari con almeno due anni di età. In inverno, i soggetti più giovani si potranno allevare in un terrario o grossa vasca in casa costituito da una zona fredda (20-22°C) ed una zona calda (30°C); ovviamente dovrà esser dotato di diversi ripari, una piccola ciotola per l'acqua e non dovrà mancare l'osso di seppia. Anche i piccoli vanno alimentati tutti i giorni con le insalate ed erbe di campo consigliate. |